IDONEITÀ ALLA MANSIONE tutto ciò che un lavoratore deve sapere
- Mab Group
- 18 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Il giudizio di idoneità rappresenta un momento fondamentale nel percorso di tutela della salute e sicurezza per lavoratori e per lavoratrici. È un passaggio obbligatorio a cui tutti devono sottoporsi. vediamo in cosa consiste.
Come viene stabilita l’idoneità lavorativa
La certificazione di idoneità serve a verificare se il lavoratore può svolgere la propria mansione senza rischi per la salute. Il responso viene emesso dal Medico Competente (o Medico del Lavoro) dopo le visite di sorveglianza sanitaria. Questa certificazione è un requisito imprescindibile per garantire la sicurezza e la salute sul posto di lavoro.
La sua assenza o incompletezza può comportare l’impossibilità di assegnare la mansione prevista.

I possibili esiti della visita medica
Il giudizio può avere vari esiti, può dare l’idoneità completa e quindi il lavoratore è abilitato a svolgere la propria mansione. Idoneità parziale con limitazioni, il dipendente può lavorare ma con delle restrizioni (es. evitare carichi pesanti). Inidoneità temporanea, il lavoratore non può lavorare per un certo periodo. Inidoneità permanente, il lavoratore non può svolgere quella mansione e va ri-collocato, se possibile.
Le misure previste in caso di inidoneità al lavoro
Ma cosa succede se un dipendente non ottiene l’idoneità?
Se l’inidoneità è temporanea, l’impiegato deve attendere una nuova visita, se invece l’inidoneità è permanente, il datore di lavoro è tenuto a spostare il collaboratore su una mansione diversa e idonea al suo stato di salute, il tutto, mantenendo lo stesso salario anche se la mansione è inferiore.
Contestazioni e ricollocazioni
Tuttavia, esiste la possibilità, benché remota, che possa sopraggiungere il licenziamento in caso di inidoneità e conseguente impossibilità da parte del datore a ricollocare il dipendente su un'altra mansione, il tutto deve ovviamente essere dimostrato. l’esito della sorveglianza sanitaria può essere contestato, entro trenta giorni dalla comunicazione, sia dal dipendente che dal datore, facendo ricorso all’ASL o all’organo di vigilanza del proprio territorio. Quest’ultimo avrà il compito di confermare, modificare o revocare il giudizio.
In definitiva, il giudizio di idoneità è uno strumento di tutela fondamentale per la salute dei lavoratori e per la sicurezza dei datori di lavoro.

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