DPI Smart: come l’innovazione digitale sta trasformando la sicurezza sul lavoro
- Mab Group
- 18 giu
- Tempo di lettura: 2 min
I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono da sempre il compagno fidato di ogni lavoratore. Caschi, scarpe antinfortunistiche, guanti e tute rappresentano una difesa contro i rischi nei luoghi di lavoro.
Ma oggi, con l’evolversi della tecnologia e l’avvento dell’Internet of Things (IoT), i DPI stanno vivendo una vera e propria rivoluzione: diventano “intelligenti”, capaci non solo di proteggere, ma anche di prevenire.

Dispositivi intelligenti per una protezione proattiva
Grazie all’integrazione con l’IoT, stanno nascendo i cosiddetti Smart DPI: dispositivi proattivi in grado di percepire l’ambiente circostante, raccogliere dati in tempo reale e comunicare con altri sistemi aziendali. Strumenti in grado di contribuire attivamente ai sistemi di prevenzione aziendale.
Ecco alcuni esempi:
Caschi che monitorano la qualità dell’aria o la postura del lavoratore.
Scarpe che segnalano impatti o vibrazioni anomale.
Guanti che vibrano in caso di rilevazione di tensione elettrica.
Tute dotate di sensori per controllare temperatura corporea e livelli di fatica.
Sensori che permettono di verificare aree sensibili o pericolose.
In caso di emergenza, gli Smart DPI possono persino attivare automaticamente procedure di allerta e fornire informazioni utili per i soccorsi, come la posizione esatta del lavoratore o della lavoratrice.
Il nuovo paradigma analizzato da INAIL
L’ INAIL nel 2024 ha pubblicato un documento “Smart DPI - Prospettive, applicazione, gestione”, in collaborazione con i dipartimenti di ricerca, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università La Sapienza e Accredia.
Il testo sottolinea come l’ evoluzione dei dispositivi potrà portare ad una valutazione dei rischi più dinamica e personalizzata, aprendo la strada a nuovi approcci per migliorare la qualità della vita e del lavoro.
Verso un nuovo modello di sicurezza sul lavoro
Gli Smart DPI, se integrati correttamente nei processi aziendali, passeranno da semplici dispositivi passivi a sistemi intelligenti che “dialogano” con l’ambiente di lavoro, contribuendo a costruire contesti più sicuri. Daranno l’opportunità, non solo, di proteggere i lavoratori e le lavoratrici, ma di costruire un vero sistema di prevenzione attiva.

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